Lo sapevi che il guanciale ha origini abruzzesi? Venne preparato per la prima volta ad Amatrice che fino al 1927 era in provincia dell’Aquila. Oggi è il protagonista di molti primi piatti della cucina laziale conosciuti in tutto il mondo come l’amatriciana, la gricia e la carbonara. Quest’ultima è talmente amata che il 6 aprile si celebra la sua giornata. La tradizione vuole che sia il gusto intenso del guanciale a rendere questo piatto autentico sebbene sia anche molto diffuso l’uso della pancetta affumicata. La differenza tra i due prodotti è data sia dalla lavorazione che dai tagli diversi che ne determinano il gusto e la consistenza.
Il guanciale è preparato con grasso pregiato, ricavato dalla guancia del maiale e da parte della gola. Viene poi salato, conciato e fatto stagionare per 60 giorni. Il guanciale stagionato Veroni è aromatizzato con soli aromi naturali e pepe, come prevede la tradizione.
È un prodotto molto diffuso nelle regioni del centro Italia e ha nomi differenti a seconda della zona: per esempio in Toscana viene chiamato barbina e barbozzo in Umbria.