Il nostro paese è ricco di prodotti enogastronomici tipici di alta qualità che caratterizzano determinati territori e ne custodiscono la storia. Alcuni di essi sono riconosciuti dall’Unione Europea attraverso le certificazioni DOP e IGP. Conoscete le differenze tra i due marchi?
La sigla DOP (Denominazione di Origine Protetta) sottolinea le qualità e caratteristiche dovute all’ambiente di origine. Per ottenere il marchio DOP, infatti, tutte le fasi della produzione e trasformazione del prodotto devono avvenire nell’area geografica in questione. Il delicato San Daniele Veroni, tra i nostri salumi DOP, viene per esempio prodotto interamente nel comune d San Daniele del Friuli, in provincia di Udine.
Con la sigla IGP (Identificazione Geografica Protetta) si identificano le eccellenze per cui l’attenzione è più focalizzata sulle tecniche di produzione rispetto al vincolo territoriale. Anche questo marchio indica un prodotto tipico di una regione o un paese preciso le cui caratteriste sono riconducibile all’origine geografica. A differenza del marchio DOP, il disciplinare per ottenere la certificazione IGP prevede che almeno una fase della produzione avvenga nella zona stabilita. Le disposizioni del disciplinare sono molto rigide e garantiscono controllo e qualità, oltre a tutelate e promuovere il prodotto.
Tra i salumi IGP, il nostro la nostra punta di diamante è sicuramente la mortadella ma produciamo, tra gli altri, anche la Coppa di Parma e il Salame Felino.
Gustare i salumi italiani non è solo un’esperienza culinaria unica, ma anche un viaggio tra la storia e le tradizioni del Belpaese.