Dolce e speziato, il vin brulé è una bevanda calda tipicamente servita ai mercatini di Natale per riscaldare l’atmosfera.
Ha nomi diversi a seconda del paese in cui si beve, ma la ricetta è sempre la stessa, ed è facilissima! Ma come si pronuncia negli altri paesi europei? Per chiedere una tazza di vin brulè in Francia la parola non cambia, in Germania bisogna dire “Glühwein”, in Inghilterra “mulled wine” e nei paesi nordici come Danimarca, Svezia e Norvegia la parola corretta è “Glögg”.
Le origini del vin brulé
Il vin brulé è una bevanda calda che si consuma principalmente durante il periodo dell’Avvento. La tradizione di bere il vin brulé si è diffusa dalle popolazioni delle Alpi e dei paesi europei freddi, estendendosi poi in tutto il mondo. La prima menzione del vin brulé risale ai tempi degli antichi romani che portarono il vino e la viticoltura con loro fino ai fiumi Reno e Danubio e al confine scozzese, insieme alle loro ricette (tra cui quella del vin brulé).
Nel nord Italia si può trovare nei mercatini di Natale o, più in generale, preparato artigianalmente in pentole o thermos e distribuito durante le feste popolari del periodo invernale, compreso il Carnevale.
Ricette e abbinamenti
Il vino riscaldato e speziato si è evoluto nel tempo per includere diverse miscele di aromi, tra cui zenzero, pepe, cardamomo e persino erbe. Tuttavia, la ricetta originale è super facile: il vin brulé si prepara riscaldando vino rosso (nella versione tradizionale) o vino bianco, aggiungendo zucchero a piacere e molte spezie, soprattutto cannella e chiodi di garofano. In alcuni casi, si aggiungono a scelta scorza di limone, anice, mela e qualche spicchio di mandarino.
Cosa abbinare a una tazza di vin brulé caldo? Facilissimo, i nostri salumi stanno bene con tutto! Mentre sorseggi il tuo caldo vino speziato puoi goderti un buon panino farcito con il salame Veroni o alternarlo con una fetta del tuo salume preferito!