Tra i prodotti della ricca salumeria italiana ce ne è uno particolarmente gustoso: la pancetta coppata. Questo salume nasce dall’unione di una coppa e una pancetta e il suo gusto è delicato ed elegante. Ma vi siete mai chiesti il motivo che c’è dietro il nome di questo particolare salume? La pancetta utilizzata è aromatizzata, arrotolata e legata attorno a una coppa (capocollo), da qui il nome “coppata”.

Storia e curiosità sulla pancetta coppata

La pancetta coppata, tra le varie versioni della pancetta, è quella con una storia più recente. È frutto dell’evoluzione della norcineria classica che ha creato un prodotto più magro conservando il gusto inconfondibile della pancetta. Il suo aspetto e la forma cilindrica la rendono simile alla pancetta arrotolata, un altro prodotto di punta dell’Emilia-Romagna. La nostra regione ha una ricca tradizione nella produzione di salumi: la pancetta coppata Veroni segue le ricette tradizionale utilizzando carni nazionali suine fresche selezionate.

Per trovare le origini di questo salume dobbiamo tornare indietro nel tempo sino all’antica Roma. Testimonianze riportano che già nel XV secolo la pancetta e altri salumi della zona erano apprezzati anche al di fuori dei confini del Ducato di Modena e Reggio. Si racconta che la bontà della pancetta aveva conquistato anche le classi privilegiate di Francia e Spagna già nel Settecento. Il merito è da attribuire al diplomatico Cardinale Giulio Alberoni che offriva la pancetta e altri salumi della regione per facilitare la risoluzione di delicati conflitti geopolitici.

Oltre che in Emilia-Romagna, la pancetta coppata è molto conosciuta anche in Lombardia e Veneto. Nella tradizione viene accompagnata dal pane tostato caldo, per far sì che il grasso si sciolga un po’, oppure dalle tigelle, un altro prodotto tipico della regione. Si sposa bene con un bel calice di vino rosso come un Lambrusco. È anche ideale per tante ricette dalle più tradizionali alle più originali, trovate qui una selezione.